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venerdì, Aprile 19, 2024

“Molto”, il ristorante a casa tua

Lorenzo Bassetti con il fratello Marco sono i proprietari di Molto Ristorante, il locale di Viale Parioli, che da quindici anni soddisfa i palati dei propri clienti in una delle zone più esigenti della Capitale. Dedizione, attenzione e costanza sono gli elementi essenziali che hanno reso l’avventura di Molto un’attività sempre più articolata, che è riuscita ad adattarsi ai cambiamenti forzati, che il Covid ha determinando, puntando su un concetto di delivery differente. L’idea nata nel periodo del primo lockdown si è concretizzata nelle ultime settimane, ossia la possibilità di ricreare l’atmosfera del ristorante direttamente a casa propria, con tanto di chef, cameriere e l’intero setting per la tavola, che si chiama “Molto a casa tua”. La famiglia Bassetti è nota da oltre cent’anni per la produzione di tessuti e per il lavoro nel settore del retail, poi l’avvento dell’online e i tempi differenti hanno spinto Lorenzo a investire in un nuovo settore, quello della ristorazione. Questa decisione è nata anche per assecondare la sua grande passione per il cibo e il vino, così un loro spazio, dove prima c’era un negozio di abbigliamento, si è trasformarlo in Molto Ristorante. «La ristorazione è un settore ad alto rischio per questo bisogna avere una visione chiara» spiega Lorenzo, che a breve renderà operativo anche il progetto della rosticceria, senza dimenticare Molto Ricevimenti, attività di catering, che solo per il momento ha subito un brusco stop a causa del Covid.

Lorenzo, il vostro delivery si differenzia dagli altri, ci può spiegare come funziona?

L’esperienza vissuta durante il periodo del lockdown di marzo ci ha permesso di lavorare meglio sul nostro sito. Con un click è possibile acquistare gli ingredienti, che sono alla base delle nostre ricette e di ordinare la cena o il pranzo direttamente a casa, usufruendo, nel caso fosse richiesto, di un cameriere, dello chef, delle posate e anche di un piccolo allestimento floreale. Dovendo rimanere chiusi dopo le 18:00, così come previsto dall’ultimo Dpcm, abbiamo avuto l’idea di portare direttamente a casa dei nostri clienti l’atmosfera di Molto Ristorante. Il nostro delivery si differenzia anche per una maggiore attenzione al dettaglio, i cibi sono consegnati in piatti di vetro, effettuiamo le consegne entro i 5 chilometri e per le distanze più ampie abbiamo solo bisogno di un tempo d’attesa maggiore. Il servizio è partito da qualche settimana ma già abbiamo ricevuto le prime richieste, i nostri prezzi rispettano i costi del menù. Abbiamo l’attività del catering ferma,  a causa dell’impossibilità di realizzare eventi, questo servizio che offriamo lo definirei di co-catering.

Il periodo natalizio per quest’anno non potrà essere come quello passato, voi come vi comporterete?

Abbiamo puntato tanto sulla realizzazione di questo nuovo sito, che ci ha permesso di integrare all’interno di questo progetto i nostri dipendenti. Siamo consapevoli che quest’anno ci mancherà la parte più alta del nostro fatturato, ma stiamo cercando di intervenire attraverso la vendita di pacchi natalizi, l’acquisto online del kit completo dei nostri piatti, insomma, cerchiamo degli strumenti alternativi fermo restando che ciò che si è perso non sarà recuperato.

Avete puntato tanto sulla comunicazione?

Si, è un tassello importante del nostro mondo, richiede un impegno in termini economici e di tempo, ma ci crediamo, infatti, ogni settimana sul nostro canale YouTube pubblichiamo la nostra video ricetta, sui social siamo sempre più presenti, riscuotendo risultati molto incoraggianti.

Il Lazio è tra le poche regioni che prevede un’apertura dei ristoranti fino alle 18.00, questo vi permette di lavorare tanto a pranzo?

A seguito del lockdown abbiamo già assistito a un incremento delle presenze, che con le ultime disposizioni ha fatto aumentare i clienti per il pranzo soprattutto nel fine settimana.

 Avete dovuto ridurre il personale?

Per ora abbiamo usufruito della cassaintegrazione, che ci ha permesso di mantenere invariato il nostro personale, la realizzazione di tanti progetti collaterali al ristorante sono anche il modo per tutelare i posti di lavoro del  nostro staff.

Viale Parioli è una via particolare in cui molti locali aprono e chiudono velocemente, voi siete lì già da quindici anni, quali sono i vostri punti di forza?

Aver mantenuto una qualità costante, lavorando con dedizione e attenzione, pur non essendo una famiglia di ristoratori abbiamo avuto sempre un approccio manageriale alle nostre società. La nostra formula funziona perché negli anni siamo riusciti a mantenere un ottimo rapporto qualità prezzo. Non abbiamo mai ambito alla stella Michelin, ma ci teniamo a offrire un servizio impeccabile ai nostri clienti. Credo sia importante anche aver avuto sempre lo stesso chef, Paolo Castrignano è fondamentale per noi, poi c’è mio fratello Marco, i nostri ragazzi, la nostra cantina con oltre duecento etichette italiane.

Che messaggio vuole dare ai suoi colleghi imprenditori?

Siamo fortunati perché siamo riusciti, grazie alle nostre possibilità,  ad andare avanti, nonostante i mesi di chiusura forzata e il calo della produttività. Abbiamo dirottato la forza lavoro su altri progetti, come il delivery, che ci permette di andare avanti. Questa è la nostra reazione, che di certo non colmerà il fatturato ormai perso, ma è pur sempre una risposta. Il vero dramma per noi imprenditori è l’impossibilità di poter realizzare il conto economico e l’incapacità di poter fare progetti a medio e lungo termine.

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