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giovedì, Aprile 18, 2024

San Vitis in degustazione con Paolo Massobrio

È stata una serata intensa e ricca di emozione quella che ha visto coinvolto il sindaco Maurizio Pasquali con il giornalista Paolo Massobrio, patron di Golosaria, il 2 maggio nell’Enoteca 3 Bicchieri a San Vito Romano. L’occasione è stata la presentazione ufficiale dei vini San Vitis, azienda nata dalla passione condivisa di tre amici con la chiara intenzione di seguire il ciclo della natura e l’integrità dell’uva, portando avanti una filosofia naturale in cantina. “Vogliamo fare i vini che ci piacciono nessuna forma di chimica aggiunta vogliamo vini puliti, di personalità, che riflettono i luoghi da cui provengono” racconta spiega Massimo Orlandi, uno dei tre titolari amici. Il noto critico gastronomico durante serata ha confermato la sua impressione altamente positiva sul lavoro che l’azienda porta avanti sul vitigno Bellone, impressione che lo ha portato a premiarlo tra i suoi  come uno fra i migliori assaggi: “La cosa che più mi ha colpito conoscendo SanVitis è il rilancio del Bellone e la capacità di dare una continuità di qualità alla riscoperta di un vitigno autoctono che può dare ed esprimere tanto da diversi punti di vista” nelle parole di Paolo Massobrio.

Nel corso della serata la degustazione condotta insieme all’enologo Daniele Proietti dei vini prodotti da Bellone e Cesanese, con una verticale delle prime due annate e l’anteprima in esclusiva: “Trattate il bellone con metodi naturali lo esalta ancora e lo valorizza ancora di più, la tecnica naturale scelta da SanVitis dona identità, personalità e unicità ai vini, una strada che allontana da quei vini bianchi che tendono ad assomigliarsi tutti” riferendosi al Bellone.

Al contempo durante gli assaggi il Cesanese San Vitis ha mostrato le sue caratteristiche di longevità ed espressività, capace di esprimere il territorio di provenienza e vocazione. Quello portato avanti dai tre amici è un progetto di riscoperta e valorizzazione di un territorio che affonda radici nella storia millenaria e nella radicata tradizione enologica della zona; partendo da queste caratteristiche le intenzioni dei tre amici soci sono quelle di mettere in bottiglia un vino sano che rispetti le caratteristiche dei vitigni, che sia lavorato in cantina con processi naturali che rispecchino la tradizione.

“Questa serata ha rappresentato una sorta di battesimo ufficiale per raccontare cosa facciamo e come lo facciamo e soprattutto per far assaggiare e conoscere le nostre etichette agli amici e agli operatori”, così definisce l’evento Sergio Tolomei, che insieme a Massimo e Riccardo compone il trittico di amici che a San Vitis hanno dato vita e vigore. Amicizia dei tre soci che si unisce alla passione e professionalità di Alfredo, viticoltore ingegnere che li accompagna con la sua capacità di unire il metodo scientifico all’interpretazione moderna del mestiere antico di vignaiolo.

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