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martedì, Marzo 19, 2024

MULINUM, la start up innovativa nata con Facebook che conquista l’Italia

La storia di Mulinum è un classico esempio di tradizione che rivive nell’innovazione. La tradizione è quella di una regione dedita all’agricoltura e alla coltivazione del grano, mentre l’innovazione è quella del web e dei social network. Ci troviamo a San Floro in Calabria, e questa è la storia di un giovane imprenditore Stefano Caccavari, che è riuscito con un’importante operazione di crowfunding a salvare l’ultimo mulino in pietra rimasto nel suo territorio, dando vita a un progetto ambizioso: produrre grani antichi e le farine da essi derivanti. Un progetto che negli anni è andato oltre alla semplice produzione localizzata, ma che si sta proponendo come format replicabile in diverse regioni d’Italia.

Ma partiamo dall’inizio. L’idea primaria si chiama “Orto di Famiglia”, un progetto di agricoltura bio che vuole avvicinare le persone alla terra e dare loro prodotti sani da mangiare.  Stefano utilizza i terreni di proprietà per creare dei piccoli orti coltivati che vengono affittati alle famiglie, che senza fatica portano a casa verdure e ortaggi. In due anni gli orti diventano 150 e per ogni famiglia c’è a disposizione una particella di terreno di circa 100 metri quadri.  E fin qui niente di eccezionale.

La particolarità di questo progetto intelligente sta nell’idea di Stefano di valorizzare i grani antichi passando proprio dalle ricette e tecniche di coltivazione di una volta e anche dai mulini in pietra. E come lui stesso racconta: “Se la coltivazione poteva essere facile vista la disponibilità della terra non lo si poteva dire per il mulino. C’era un vecchio mulino in disuso che rischiava di essere venduto e portato fuori regione e che doveva essere acquistato per poter avviare il mio progetto, che è diventato poi il progetto di tanti calabresi. Per poter riprendere e rimettere in funzione ciò che era nostro ho pensato di lanciare una raccolta fondi su Facebook. La risposta è stata immediata con mia grande sorpresa.”

Siamo nel 2016 quando Stefano Caccavari lancia questo crowdfunding. Un post pubblicato sul social network blu, quindi, e un rapidissimo tam tam che ha fruttato in quarantotto ore 72mila euro, in tre mesi 500mila euro e 101 soci provenienti da tutta Italia, un vero record mondiale per le Startup agroalimentari. Parte così da zero e senza soldi pubblici la più grande filiera presente in Calabria specializzata in grani antichi.

La mission che sta alla base di Mulinum – ci spiega Stefano Caccavari –  è di raccontare il territorio e valorizzarlo attraverso un ritorno alle origini, con la riscoperta grani autoctoni e più salutari, a basso contenuto di glutine, come il Senatore Cappelli, il Verna, il Maiorca. A questi si aggiungono anche farro e segale. Abbiamo cercato di dare una risposta antica e salutare alle farine industriali e raffinate. E’ stata una vera e propria sfida, vinta fortunatamente, che ha dato vita a ciò che mi piace definire “il primo mulino dei contadini”.

In questi anni Mulinum è diventata un’azienda agricola di 7 ettari, costeggiata dalla strada provinciale, con un grande casolare con una ruota idraulica, che funziona come 100 anni fa, con solo energia rinnovabile per far funzionare il tutto. Sono passati da 3 a 12 dipendenti, che si occupano della produzione di farine, pane, pizze e dolci nel forno artigianale che si trova all’interno dello stesso Mulinum.

Come si sta sviluppando il progetto Mulinum? Ci spiega Stefano: “In sintesi prevede tre step: l’avvio del mulino e della linea per il confezionamento della farina; la creazione di un laboratorio a vista dove trasformare la farina, la predisposizione di un forno a legna per la produzione di pane/lievitati e pizza, l’allestimento di una sala per corsi di formazione, seminari e tavoli per la degustazione. Tutti passaggi che siamo riusciti a realizzare. Ora siamo allo step successivo che ci fa arrivare un po’ in tutta Italia. Riusciamo, infatti a produrre farina e i suoi derivati, anche per la distribuzione. Al momento siamo presenti in diversi negozi in tutte le province calabresi, obiettivo è andare fuori e conquistare anche la capitale con i nostri prodotti sani e buoni”.

A proposito di bontà dei prodotti “made in Mulinum” è stato avviato da poco uno studio scientifico e un protocollo di sperimentazione in collaborazione con l’ospedale Pugliese di Catanzaro, grazie a due nutrizionisti, i dottori Francesco Grande e Fabio Scalzo per provare quanto questi prodotti da forno realizzati con farine integrali da grani antichi, macinate a pietra hanno un carico glicemico più basso e adatti anche a persone affette da diabete di tipo 2.

Ma Mulinum non è solo Calabria. Il progetto ha destato interesse altrove ed è stato proposto come un format replicabile anche in altre regioni d’Italia. Le prime candidate ad adottare l’idea di Stefano Caccavari sono state Toscana e Puglia. E come ci tiene a sottolineare l’intraprendete Stefano Caccavari: “Forse per la prima volta un progetto nato in Calabria viene portato fuori come modello da imitare e riproporre. Con l’inizio del 2020 siamo pronti a porre la prima pietra per la costruzione del nostro “Mulinum” in Val d’Orcia, più precisamente a Buonconvento in provincia di Siena, con la collaborazione dell’Azienda Agricola Castelnuovo Tancredi, partner toscano del progetto, noto al pubblico per i suoi vini. Mentre stiamo avviando le trattative per la concessione in Puglia, per un Mulinum a Mesagne.” Insomma Mulinum si può sintetizzare come il frutto dell’intraprendenza e di una gran voglia di riuscire e portare il Sud a primeggiare.

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