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giovedì, Aprile 25, 2024

CONCLUSO IL “WE LOVE TASTING UMBRIA”, UNA SOLA PAROLA: PROTAGONISTI

Si è chiuso con successo WE LOVE TASTING UMBRIA ad Orvieto, evento organizzato da Excellence per valorizzare il ricco patrimonio enogastronomico dell’Umbria e i Vini del Consorzio Vino Orvieto.

Un’esperienza unica in una cornice d’eccezione, tante persone, ma soprattutto tanti protagonisti.

18 Chef per 18 Cooking show, 16 Aziende di Vino del Consorzio Vino Orvieto in abbinamento e in degustazione ai banchi d’assaggio, 2 abbinamenti e Degustazioni guidate con la birra artigianale di Birra del Borgo, 1 contest sull’Olio Evo condotto da Diana De Santis – Docente dell’Università della Tuscia, Corsi tematici per bambini di ABC di Enos con Catia Sulpizi, 2 seguitissimi Convegni che hanno indagato e approfondito tematiche attuali legate alla promozione territoriale, al marketing e all’accoglienza, con esponenti di spicco del mondo dell’enogastronomia e le istituzioni tra cui Giuseppe Germani, Sindaco di Orvieto, il Presidente del “Consorzio Vino Orvieto” Vincenzo Cecci, Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”, Riccardo Cotarella, Presidente “Unione Internazionale Enologi”, Giuseppe Cerasa, Direttore de “Le Guide di Repubblica ai sapori e ai piaceri d’Italia”, Mario Morcellini, Commissario delle Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Renzo Cotarella, Amministratore delegato “Marchesi Antinori”, Dominga Cotarella, Direttore marketing Falesco e Founder Scuola “Intrecci” e Paola Achilli, moderati dal Direttore dello IED – Istituto Europeo di Design di Roma e fondatore di Food Confidential Nerina Di Nunzio ed Antonio Paolini, prestigiosa firma de L’Espresso.

WE LOVE TASTING UMBRIA, sponsorizzato dal Consorzio Vino Orvieto e Orvieto diVino, patrocinato dal Comune di Orvieto e dall’Università della Tuscia, ha abitato due luoghi simbolo della città: il Palazzo del Capitano del Popolo, dove si sono tenuti i Convegni, e la suggestiva Chiesa di San Giacomo, dove hanno trovato un’inedita cornice creativi Cooking Show, le Degustazioni dei Vini del Consorzio Vino Orvieto, i Laboratori sensoriali per bambini di ABC di Enos, le Masterclass sulla birra artigianale con Birra del Borgo ed un Contest sull’Olio Evo coordinato da Diana De Santis, Docente e Responsabile del Laboratorio Sensoriale didattico della Facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia.

Grazie alla presenza di 18 grandi chef del territorio italiano, all’importante contributo del Consorzio Vino Orvieto, alle aziende agroalimentari e agli importanti partner che hanno aderito, tra cui Reverso, Hqf High Quality Food, Fresssco, Birra del Borgo e Culto, i quattro intensi giorni di tango e spettacoli teatrali sono stati dedicati alla conoscenza ed alla valorizzazione dei vini del territorio più antico dell’Umbria, insieme ai produttori, scoprendone sfumature e peculiarità da soli e in abbinamento ai piatti di grandi chef che hanno dato prova di sé in creativi Cooking Show all’interno della Chiesa di San Giacomo, proprio sulla Piazza dell’imponente Duomo di Orvieto, una delle massime realizzazioni artistiche del tardo Medioevo italiano.

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Tante ricette inedite e pirotecniche performance quelle dei nostri chef: dall’Umbria, in qualità di Chef Ambassador della Regione e della città di Orvieto, Paolo Trippini – del Ristorante Trippini a Civitella del lago e del Ristorante Trippini presso La Badia ricavato nel complesso monastico dell’abbazia dei Santi Severo e Martino – che ha realizzato “Bosco Umbro”, un piatto che vuole riproporre i sapori delle stagioni e i tipici sentori del sottobosco umbro, dalle Marche Nikita Sergeev de L’Arcade di Porto S. Giorgio che ha preparato una rivisitazione in chiave territoriale del “coq au vin” e dalla Toscana Alessandro Rossi de La Terrazza del Chiostro che sublima la tradizione e sorprende il pubblico con un piatto da manuale: “rognoni di coniglio, caramello salato alla pesca, spuma di patate cuore rosso ed elicrisio”.

Anche la Capitale ha mietuto i propri successi, consensi e bis con Fundim Gjepali del ristorante “Antico Arco” a Porta San Pancrazio, che ha portato “coniglio, lenticchie, gel di olive e rosmarino”, Paola Colucci del rinnovato “Pianostrada” nei suggestivi vicoli della città eterna con il suo mediterraneo e fresco “Tortino di melanzane grigliate, pomodori infornati, stracciatella di Andria, cipolla di Tropea caramellata all’aceto di lamponi, basilico e parmigiano reggiano delle vacche rosse”, Fabrizio Sepe del ristorante “Le Tre Zucche” che ha preparato “Riso cacio e pepe, menta romana, crudo di gamberi rossi e lime”, Roberto Campitelli dell’ “Osteria di Monteverde” con una sorprendente “Finanziera di Baccalà”, Davide Del Duca dell’”Osteria Fernanda” con un buonissimo “risotto con estratto di erbe, miso, finocchio e conciato di San Vittore”, Giovanni Cappelli de “Le Tamerici” con un piatto inedito di “Baccalà con ceci neri e coppa di testa”, Raffaele De Mase del prossimo “Rome Marriot Grand Hotel Flora” che ha portato “All’anem ro pied e puorc”, ovvero stinco di maiale, piedini di maiale, zucchine alla scapece e gel di carpione e menta, un inno alle tradizioni popolari napoletano reinterpretate in chiave tecnica, cromatica e creativa.

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VINO E DEGUSTAZIONI

Durante la manifestazione è stato inoltre possibile degustare un’importante varietà di etichette grazie alla partecipazione di 16 aziende produttrici del Consorzio Vino Orvieto, tra le quali troviamo: Castello di Corbara, Tenuta Le Velette, Castello della Sala che sorge su un promontorio tufaceo dell’Appennino umbro, le aziende La Carraria, Cantine Monrubio e Argillae, importanti rappresentanti del territorio di Orvieto.

Protagonisti di questa prima edizione sono stati, inoltre: Bigi, azienda del Gruppo Italiano Vini; i vini della Famiglia Cotarella, da sempre motore propulsivo della produzione vitivinicola umbra e quelli della Tenuta Vitalonga di Ficulle.

Tra le tante spiccano ancora Cardeto e Freddano insieme all’azienda Ruffino, realtà toscana che produce anche in Umbria; e ancora aziende come Barberani e Decugnano dei Barbi, storici punti di riferimento della denominazione in grado di esprimere a pieno il carattere del territorio così come Custodi e Altarocca, che completano la formazione eccellente andata in scena a We Love Tasting Umbria.

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GLI CHEF E LE RICETTE

Dal litorale romano Antonio Magliulo de La Posta Vecchia, scenografico ristorante di Ladispoli, ha portato un “cannolo con la genovese di coda, aleatico, provolone del monaco e cru di cacao”, mentre Marco Claroni di Osteria dell’orologio a Fiumicino, ha preparato “Gambero rosso, lattuga, fegato grasso e bagna cauda” – un gioco di sapori, consistenze e croccantezza vegetale perfettamente calibrati – e dall’entro terra Laura Marciani del “Ristorante degli Angeli” di Magliano Sabina che, abile interprete dei piatti tipici della gastronomia sabina, ha stupito i presenti realizzando un “petto di faraona con albicocche del suo orto”.

Dalla Campania Faby Scarica di “Villa Chiara Orto e Cucina” ed il suo tango di tonno e non tonno, celebrando Orvieto con un piatto ricco di giochi cromatici sul rosso, dal tonno all’anguria.

Ospiti d’onore sono stati inoltre 4 chef stellati tra i quali: Gianluca Renzi, il “pupillo” di Heinz Beck al quale ha affidato la cucina del “Castello di Fighine” e che ha preparato un perfetto “spaghetto al peperone con pesto di verbena ed anguilla affumicata”; Iside De Cesare, della “Parolina” di Trevinano, che ha dato prova di quanto lusso si celi dietro la semplicità riuscendo a trasformare un “pollo con i peperoni” in un piatto stellato; Giuseppe Di Iorio del ristorante “Aroma” sulla terrazza panoramica di Palazzo Manfredi affacciato sul Colosseo che assieme a Paolo Gramaglia, chef del “President” di Pompei, hanno creato uno show a 4 mani facendo l’uno il sous chef dell’altro rinsaldando l’alleanza tra Roma e Napoli creando, rispettivamente, “Tartare di Manzo argentino, pesto di rucola, gel di pomodoro e spuma di parmigiano” e “Astice ubriacata con salsa di guacamole, maionese al caviale e ketchup partenopeo”.

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LABORATORI E CONVEGNI

Sempre all’interno della Chiesa di San Giacomo, dalle 18:00 alle 18:45, si sono svolti con “ABC di ENOS” interessanti seminari per bambini legati alla conoscenza consapevole del cibo e dei colori e profumi legati al vino, condotti da Catia Sulpizi ed Enrica Cotarella.

I convegni tematici, in partnership con la Scuola di Alta Formazione di Sala “INTRECCI”, delle cugine Cotarella, sono stati invece articolati in un programma concepito per sviluppare importanti temi legati al turismo e alla ristorazione.

Grazie alla dinamica dei dibattiti gli approfondimenti e le angolazioni culturali hanno avuto modo di spaziare dal marketing alla promozione territoriale attraverso il vino, fino all’arte dell’accoglienza integrata nei futuri scenari della ristorazione e del turismo nel nostro Paese, con un focus specifico sulla città di Orvieto.

Tali convegni, nelle giornate del 1 e del 2 Luglio, hanno avuto luogo presso il Palazzo del Capitano del Popolo, e sono stati moderati da importanti esperti del settore enogastronomico come il Direttore dello IED – Istituto Europeo di Design di Roma e fondatrice di Food Confidential Nerina Di Nunzio e Antonio Paolini, prestigiosa firma de L’Espresso, critico enogastronomico e curatore della Guida Vini de L’Espresso; nonché sostenuti dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, Vincenzo Cecci – Presidente del “Consorzio Vino Orvieto”, Donatella Cinelli Colombini – Presidente dell’Associazione Nazionale “Le Donne del Vino”, Riccardo Cotarella – Presidente “Unione Internazionale Enologi”, Mario Morcellini – Commissario delle Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Renzo Cotarella – Amministratore delegato “Marchesi Antinori”, Giuseppe Cerasa – Direttore Le Guide di Repubblica ai sapori e ai piaceri d’Italia, Guido Barlozzetti – Scrittore, Giulia Di Cosimo – Proprietaria e responsabile marketing/vendite dell’Azienda “Argillae” Dominga Cotarella – Direttore marketing Falesco e Founder Scuola “Intrecci”, Paola Achilli – Rappresentante Federalberghi Orvieto, e Gianluigi Maravalle – Sindaco di Ficulle (TR).

Quattro giorni intensi, che hanno visto interagire e convivere grandi protagonisti delle migliori cucine italiane, importanti aziende con le loro storie e i loro prodotti. Alta cucina, alta formazione, alta la qualità del valore umano e professionale di ognuno. Il grande successo del We Love Tasting, in questa prima edizione umbra, lo ritroviamo nei continui consensi e complimenti che ancora arrivano e ci motivano a farne di più e sempre meglio.

Al prossimo #WLT.

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